Suzy Zail: La pianista di Auschwitz
|Una pianista quindicenne che rimarrà da sola ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz: “La pianista di Auschwitz“
IN BREVE
– TITOLO DELL’OPERA: LA PIANISTA DI AUSCHWITZ
– TITOLO ORIGINALE: THE WRONG BOY
– AUTORE: SUZY ZAIL
– CASA EDITRICE/ GENERE: NEWTON COMPTON/ STORICO (BIOGRAFICO)
– ANNO DI PUBBLICAZIONE: GENNAIO 2016
– PAGINE: 256
– PREZZO DI COPERTINA: 9.90 EURO
TRAMA
“Hanna è una quindicenne cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese e una pianista di talento. Ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito e sua sorella Erika morirà d’inedia. Hanna rimarrà così da sola ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte di fronte al comandante del lager, una scelta sofferta per la povera Hanna. Ma, una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà uno dei suoi figli, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà far a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore…”
INCIPIT
“Arrivarono a mezzanotte, squarciando il silenzio con i loro pugni, picchiando alla nostra porta fino a che papà non li fece entrare. Mi avvicinai in punta di piedi al letto di mia sorella, scostai le coperte e mi infilai di fianco a lei. Era già sveglia.” – LA PIANISTA DI AUSCHWITZ
LEGGI UN ESTRATTO
Ecco un estratto del primo capitolo del libro “La pianista di Auschwitz”.
CURIOSITÀ
Newton Compton ha pubblicato nel 2015 un altro libro di Suzy Zail intitolato: “Il bambino di Auschwitz”.
TRAMA
“A10567: è ancora giovanissimo Alexander Altmann, ma non ha bisogno di guardare il numero tatuato sul suo braccio, lo conosce a memoria. Sa anche che per sopravvivere ad Auschwitz, dovrebbe irrobustirsi, ma è difficile in quell’inferno. Ogni giorno deve assistere a umiliazioni, violenze e soprusi indicibili. Ma Alexander ha imparato subito che per non morire bisogna essere forti e duri soprattutto nel cuore. Quando però gli viene affidato il compito di domare il nuovo cavallo del comandante di Auschwitz, in Alexander nasce un motivo di nuova speranza: se riuscirà a superare la diffidenza dell’animale e a condurlo al passo, forse guadagnerà il rispetto dei suoi carcerieri. Se fallirà, invece, sarà la morte per entrambi.”
LEGGI UN ESTRATTO
Ecco un estratto del primo capitolo del libro “Il bambino di Auschwitz”